martedì 8 maggio 2012

MONTI E LE VITTIME DELLA CRISI ECONOMICA "RIFLETTA CHI HA CAUSATO TUTTO QUESTO"

La dichiarazione viene interpretata in riferimento ai suicidi
Ma arriva la precisazione: «Parlavo di conseguenze umane »

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 MILANO- «Le conseguenze umane» della crisi «dovrebbero far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti, a un convegno della Commissione Europea, La frase è stata inizialemente interpretata in riferimento ai suicidi legati agli effetti della crisi economica. Ma poi è arrivata la precisazione ufficiale: «Non parlavo di suicidi, ma di conseguenze umane».

I RAPPORTI CON LA GERMANIA -«La riduzione dello spread non è avvenuta con la velocità che avremmo sperato» ha poi dichiarato il premier. Ma le cose sarebbero andate peggio se non si fosse cercato il sostegno della Germania: «Ci è stato chiesto di battere i pugni sul tavolo per chiedere alla Germania più crescita. Osservo che se il 16 novembre o anche in queste settimane avessimo picchiato il pugno sul tavolo anziché cercare di persuadere la Germania, il tavolo avrebbe determinato un sobbalzo e il grafico dello spread sarebbe salito, ma non sarebbe salita la crescita». È ora di agire, ha infine ammonito il presidente del Consiglio: «Non possiamo più solo studiare in vista di misure per la crescita» e «mi sento davvero di poter esortare» la Commissione europea ad avere un ruolo «molto attivo di trascinamento» su questo in Europa.
LE REAZIONI: LA LEGA - Fioccano subito dure reazioni da parte di Lega e Idv: «Ci saremmo aspettati più vicinanza alle famiglie di chi si è tolto la vita perchè strozzato da questo Stato-predone piuttosto che tirare fuori le colpe di altri. La frase di Monti è uno schiaffo alla Costituzione che garantisce la dignità e la salvaguardia del lavoro e dell'impresa» afferma il senatore della Lega Nord in commissione Finanze, Enrico Montani. Mentre per Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera, «Monti sta dismettendo la sobrietà e che il traballare della sedia su cui è seduto mette in crisi anche il suo proverbiale aplomb. Il tono del presidente del Consiglio e dei ministri diventa ogni giorno più arrogante e stizzoso, ma su una cosa hanno ragione da vendere: il responsabile della crisi che ha portato il Paese sull'orlo del baratro, ha gettato nella disperazione tantissime persone e provocato una vera ondata di suicidi è stato il tragicomico governo Pdl-Lega».


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