martedì 8 maggio 2012

DUSTIN HOFFMAN, IL "MARATONETA" CHE DIVENTA DAVVERO "EROE PER CASO"

 Vede un giovane che fa jogging cadere per un infarto, chiama i soccorsi e resta al suo fianco fino all'arrivo dei medici


MILANO - Un «maratoneta» diventa «eroe per caso» salvando la vita di un uomo, collassato davanti a lui mentre faceva jogging. Con simili trascorsi cinematografici, poteva toccare solo a Dustin Hoffman il ruolo di protagonista di una trama che sembra scritta apposta per Hollywood, ma che in realtà è andata in scena per davvero una decina di giorni fa ad Hyde Park, nel cuore di Londra. Il 74enne attore stava infatti facendo una passeggiata al parco nella zona di Kensignton a Londra dove ha una casa (da 10 milioni di sterline) quando ha visto il giovane Sam Dempster stramazzare all’improvviso al suolo con la bava alla bocca per un attacco di cuore, mentre faceva jogging.

COME IN UN FILM - Una scena che ricorda il thriller «Il maratoneta» di John Schlesinger del 1976 dove Hoffman interpretava il ruolo dello studente ebreo Babe Levy che, mentre si allenava proprio per la maratona, si imbatte in un criminale di guerra nazista e alla fine lo uccide (sinistramente memorabile la scena del dentista). Il finale, invece, sembra ispirato alla commedia «Eroe per caso» di Stephen Frears del 1992 dove l'attore interpretava il ladruncolo menefreghista Bernie Laplante che, dopo aver salvato l’equipaggio di un aereo precipitato sull’autostrada, se ne va e una giornalista lo cerca per santificarlo come «l’angelo del volo 104|».
SOCCORSI - Vedendo l'uomo a terra, Hoffman si è subito precipitato ad aiutalo e, dopo aver chiamato un’ambulanza, ha aspettato per quindici minuti l’arrivo dei paramedici insieme con lo sfortunato avvocato, andandosene solo una volta avuta la certezza che il suo cuore avesse ricominciato a battere (è stato necessario usare il defibrillatore). «Hoffman è sembrato realmente impressionato dal fatto che avessimo resuscitato l’uomo così in fretta – ha raccontato al tabloid inglese Sunil paramedico Martin Macarthur – e quando lo abbiamo caricato in ambulanza, è venuto da noi e ci ha detto 'bel lavoro, ragazzi'. Ha davvero apprezzato quello che è successo».
MINI DEFRIBILLATORE - Il signor Dempster è stato quindi trasportato dapprima al Chelsea and Westminster Hospital e successivamente al Royal Brompton, dove gli hanno impiantato lo stesso dispositivo che hanno messo anche a Fabrice Muamba dopo l’attacco di cuore durante Tottenham-Bolton dello scorso 17 marzo (si tratta di unmini-defibrillatore interno, che monitora il cuore e previene futuri problemi cardiaci).
«RINGRAZIO DUSTIN» - «Non ho ricordi di quello che è successo – ha raccontato al tabloid londinese il 27enne Sam, ormai in via di guarigione – ma i paramedici mi hanno detto che sono stato salvato da Dustin Hoffman e questo è davvero incredibile. Per questo voglio ringraziare l’attore per il suo gesto e insieme a lui anche i paramedici che mi hanno soccorso e il personale dei due ospedali dove sono stato ricoverato. Adesso però non vedo l’ora di uscire di qui e di andare di nuovo a correre nel parco».
SCOMPARSO NEL NULLA - Pare che nella concitazione delle operazioni di salvataggio, i paramedici abbiano portato via per errore un paio di occhiali e un iPod che, in realtà, erano di Hoffman: gli oggetti sono stati subito restituiti alla star che però, nel frattempo, sembra essersi volatilizzata. «Non ha più chiesto notizie del paziente – conferma al Times il portavoce del London Ambulance Service – e da allora non lo abbiamo più sentito». Proprio un comportamento da perfetto «eroe per caso».

 

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