GENOVA, 9 GIU - il presidente e Ad di Costa Crociere Pier Luigi Foschi
non ci sta e definisce "ignobili" le accuse di sfruttamento del lavoro
di minori e clandestini sulla nave Concordia, naufragata all'isola del
Giglio il 13 gennaio scorso (30 morti e 2 dispersi).
«Sono accuse ignobili e false», ha detto Foschi questa mattina all'assemblea pubblica 'Thank you for shipping'. «Costa
non ha mai risparmiato sulla sicurezza, abbiamo sempre risposto agli
stringenti controlli di sicurezza a cui siamo sottoposti dalle autorità
italiane ed estere. Nessuna azienda di navigazione al mondo ha adottato
gli standard di responsablità sociale di Costa: la certificazione ci
impedisce di usare lavoro minorile, di acquistare prodotti fatti con
lavoro minorile, siamo stati accusati di avere a bordo in una sorta di
galera romana minori lavoratori, una falsità. Chi sale a bordo della
nostra flotta sa che non può entrare senza gli adeguati permessi, senza
essere riconosciuto e fotografato, altro che clandestini».
Sull'argomento è intervenuto l'ammiraglio Felice Angrisano
comandante della Capitaneria di Porto di Genova, ricordando che negli
ultimi 5 anni sulle navi Costa sono stati compiuti più di 100 controlli.
«Posso testimoniare che Costa Crociere, nonostante il tragico incidente
della Concordia, è la vera sintesi tra sicurezza, ospitalità e
sviluppo. I nostri controlli sono molto severi, ma mai abbiamo
riscontrato irregolarità a bordo. Posso dire con assoluta certezza che
ieri, oggi, e sono certo anche domani, Costa, per noi come titolari
della sicurezza in mare, è un modello da seguire».
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