sabato 9 giugno 2012

CONCORDIA, IL PRESIDENTE DI COSTA: "IGNOBILI LE ACCUSE SUI CLANDESTINI"

GENOVA, 9 GIU - il presidente e Ad di Costa Crociere Pier Luigi Foschi non ci sta e definisce "ignobili" le accuse di sfruttamento del lavoro di minori e clandestini sulla nave Concordia, naufragata all'isola del Giglio il 13 gennaio scorso (30 morti e 2 dispersi).

«Sono accuse ignobili e false», ha detto Foschi questa mattina all'assemblea pubblica 'Thank you for shipping'. «Costa non ha mai risparmiato sulla sicurezza, abbiamo sempre risposto agli stringenti controlli di sicurezza a cui siamo sottoposti dalle autorità italiane ed estere. Nessuna azienda di navigazione al mondo ha adottato gli standard di responsablità sociale di Costa: la certificazione ci impedisce di usare lavoro minorile, di acquistare prodotti fatti con lavoro minorile, siamo stati accusati di avere a bordo in una sorta di galera romana minori lavoratori, una falsità. Chi sale a bordo della nostra flotta sa che non può entrare senza gli adeguati permessi, senza essere riconosciuto e fotografato, altro che clandestini».
Sull'argomento è intervenuto l'ammiraglio Felice Angrisano comandante della Capitaneria di Porto di Genova, ricordando che negli ultimi 5 anni sulle navi Costa sono stati compiuti più di 100 controlli. «Posso testimoniare che Costa Crociere, nonostante il tragico incidente della Concordia, è la vera sintesi tra sicurezza, ospitalità e sviluppo. I nostri controlli sono molto severi, ma mai abbiamo riscontrato irregolarità a bordo. Posso dire con assoluta certezza che ieri, oggi, e sono certo anche domani, Costa, per noi come titolari della sicurezza in mare, è un modello da seguire».

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