CREMONA - La donna della quale era innamorato non lo voleva più. In preda alla disperazione l'uomo si è introdotto nel giardino di lei, una casalinga di Gombito (Cremona), e si è impiccato
a un lavandino.
L'uomo, rappresentante di prodotti surgelati, aveva 33
anni e abitava in provincia di Piacenza. Il suo corpo senza vita è stato
trovato in tarda mattinata dalle figlie della donna. Dopo aver
parcheggiato a pochi metri dal municipio, l'uomo ha camminato per oltre
mezzo chilometro lungo una strada in discesa che porta in aperta
campagna. Si è fermato davanti a una delle ultime case, ha scavalcato la
recinzione e si è sfilato la cintura; se l'è legata attorno al collo,
l'ha agganciata a un rubinetto e si è lasciato morire. Non è chiaro se
il suo gesto fosse stato in qualche modo annunciato e non si sa se abbia
scritto un biglietto d'addio per spiegare il suo gesto. I due si
conoscevano da poco. I vicini, durante la notte, hanno sentito i cani
abbaiare, ma nessuno ha pensato di scendere a dare un'occhiata. Al
mattino, dopo il rinvenimento del cadavere, l'ex marito della donna ha
portato via le figlie. Poco dopo i carabinieri di Castelleone (Cremona)
hanno effettuato i rilievi. Ottenuto il nulla osta dal magistrato di
turno, nel pomeriggio la salma è stata trasferita all'obitorio di Crema
(Cremona) a disposizione dell'autorità giudiziaria.
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