COMO - Follia alla Casa Circondariale 'Bassone' di Como, dove un detenuto ha aggredito alcuni membri del personle, con un tragico bilancio per la Polizia Penitenziaria: nove agenti feriti e un sovrintendete». A darne notizia è Ferro Fabiano, segretario provinciale della Uil-Penitenziari.
«La violenza, l'irrazionalità e la patologia di un detenuto
extracomunitario - si legge in una nota della Uil - ha letteralmente
messo a repentaglio l'incolumità del personale, intervenuto per
'sbarricarè il detenuto in protesta». «Proprio alcuni giorni fa -
commenta il segretario Ferro - durante una riunione di lavoro il
personale aveva segnalato le problematiche del soggetto, ormai
abitualmente protagonista di episodi di scontro, anche verbali, ai danni
del personale. Il soggetto si era barricato per protesta, contro un
trasferimento di camera, forse troppo annunciato. All'ordine del
comandante di entrare nella camera è successo il parapiglia. Sono vicino
ai colleghi finiti in ospedale».
L'AGGRESSIONE Secondo la ricostruzione della Uil, una
volta entrati gli agenti nella cella, il detenuto avrebbe incendiato
diverse bombolette di gas scagliandole contro il personale. «Non so -
continua Ferro - se l'episodio poteva essere al momento evitato, stante
le condizioni palesemente psico-labili del soggetto, ma certamente
poteva essere previsto, quindi gestito diversamente. Questa è la
conseguenza di una discutibile considerazione che i vertici
dell'istituto danno alle segnalazioni del personale». Il segretario
provinciale della Uil-Penitenziari denuncia infine il sovraffollamento
dell'istituto: «Il Bassone conta una presenza media di 550 detenuti (tra uomini e donne), su una capienza regolamentare di 421 posti disponibili».
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