E' tornata a casa la piccola Maria Celeste, la
bimba di due anni affetta da atrofia muscolare spinale. Dopo la
conclusione della terapia agli Spedali Civili di Brescia, la bimba è
tornata a Tessera (Venezia), con mamma e papà. La famiglia resterà in
silenzio fino alla prossima udienza, prevista per il 28 agosto, "per non
pregiudicare - dice il pediatra Marino Andolina - la decisione finale
del giudice Margherita Bortolaso".
La
piccola ha passato una notte tranquilla nel reparto di oncoematologia
pediatrica. Nella giornata di ieri era stata sottoposta a un'infusione
di cellule staminali adulte, dopo il via libera temporaneo arrivato dal
Tribunale di Venezia cui i genitori della bambina si erano rivolti per
poter riprendere le cure 'compassionevoli'.
A interrompere i trattamenti era stata l'Agenzia italiana per il farmaco a causa di una presunta inadeguatezza della struttura del Civile. Il 4 settembre si attende il pronunciamento del Tar di Brescia sul ricorso depositato dall'ospedale bresciano contro il provvedimento dell'Aifa. E' attesa invece per il 28 agosto la sentenza del Tribunale di Venezia.
Balduzzi: "Questa non è una sperimentazione corretta"
"Dalle ispezioni e dai documenti pervenuti al Ministero, quella prestazione sanitaria non ha i requisiti minimi per poter essere considerata una sperimentazione". Lo ha detto il ministro della Salute Renato Balduzzi riferendosi alla vicenda di Celeste. "Essendoci su questa vicenda più procedimenti giudiziari - ha aggiunto Balduzzi -, il ministero si astiene dal fare ulteriori commenti. L'importante è avere sempre attenzione alle singole persone e proprio per questo riuscire a non dimenticare che l'efficacia medica e scientifica hanno bisogno di procedure di verifica, di validazione. Se no c'è il rischio purtroppo di affidarsi a miraggi. Se sia questo o meno il caso in questione, rispetto a ciò che ci risulta, la situazione è quella che ho appena riassunto".
A interrompere i trattamenti era stata l'Agenzia italiana per il farmaco a causa di una presunta inadeguatezza della struttura del Civile. Il 4 settembre si attende il pronunciamento del Tar di Brescia sul ricorso depositato dall'ospedale bresciano contro il provvedimento dell'Aifa. E' attesa invece per il 28 agosto la sentenza del Tribunale di Venezia.
Balduzzi: "Questa non è una sperimentazione corretta"
"Dalle ispezioni e dai documenti pervenuti al Ministero, quella prestazione sanitaria non ha i requisiti minimi per poter essere considerata una sperimentazione". Lo ha detto il ministro della Salute Renato Balduzzi riferendosi alla vicenda di Celeste. "Essendoci su questa vicenda più procedimenti giudiziari - ha aggiunto Balduzzi -, il ministero si astiene dal fare ulteriori commenti. L'importante è avere sempre attenzione alle singole persone e proprio per questo riuscire a non dimenticare che l'efficacia medica e scientifica hanno bisogno di procedure di verifica, di validazione. Se no c'è il rischio purtroppo di affidarsi a miraggi. Se sia questo o meno il caso in questione, rispetto a ciò che ci risulta, la situazione è quella che ho appena riassunto".
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