mercoledì 29 agosto 2012

NAPOLI, "MARE E COZZE INQUINATI". MA I PARTENOPEI SONO IMMUNI DALLE MALATTIE

NAPOLI- Bocciato il mare di Napoli: è inquinato, non è balneabile. E con lui anche le cozze del Golfo che finiscono sulle tavole dei partenopei. Tuttavia, niente paura: i napoletani si sono immunizzati negli anni da quei mitili pericolosissimi per austriaci o scandinavi. Lo conferma uno studio scientifico, che indica infatti che i napoletani sono divenuti "autoimmuni" da alcune malattie infettive, come scrive oggi Il Mattino di Napoli. Decenni di malagestione della cosa pubblica – che in Campania non ha risparmiato ovviamente nemmeno l`ambiente e la salute – hanno determinato conseguenze irreparabili per la salute di tanta gente. E la Procura di Napoli ha affidato una superperizia ad un consulente esterno, un docente universitario che non vive in Campania, per capirci di più. Saranno le sue risposte, a questo punto, a dire l'ultima parola sulla qualità delle acque, sulla balneabilità del mare, e sul diritto alla salute delle persone. La Procura ha aperto un'inchiesta a metà luglio dopo aver scoperto, a due passi dal mare di via Caracciolo, una vasca sotterranea contenente 120mila litri di liquami corrosivi e inquinanti. Alla vigilia di Ferragosto, poi, sono arrivati i rapporti di Goletta Verde sulla situazione del mare a Napoli: i campioni di acque prelevati lungo le coste e fatti analizzare da Legambiente indicavano che un punto, ogni 34 chilometri, era inquinato. E adesso la Procura indaga sia sulla "vasca dei veleni", che se fosse entrata a contatto con il mare avrebbe provocato un disastro ambientale, sia sulla qualità dello stato delle acque marine napoletane, dove le ultime analisi confermerebbero una notevolissima quantità di batteri escherechia coli, anticamera virtuale di malattie del calibro di tifo, paratifo ed epatite A. Malattie infettive pericolose che stroncherebbero, secondo uno studio, austriaci o scandinavi, ma non i napoletani, divenuti ormai "autoimmuni".

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