lunedì 8 ottobre 2012

GLI STUDENTI: "MANGANELLI E CARICHE NON CI FERMERANNO, MANIFESTEREMO PACIFICAMENTE"

 
ROMA - Non è che l'inizio. Questa è la promessa, o piuttosto la minaccia, degli studenti di tutta Italia pronti ad infiammare una lunga stagione di proteste.
Quest'anno infatti l'autunno della scuola è iniziato nettamente in anticipo. Il primo corteo, quello di venerdì scorso, ha rotto il ghiaccio a Roma come a Milano e Torino con scontri di piazza, lanci di sassi e uova contro le forze dell'ordine e fermi di polizia. E venerdì si replica. Il 12 ottobre è previsto il maxi-sciopero della scuola, lanciato dalla Flc Cgil, e dell'intero comparto della formazione, università e ricerca comprese. «Non si può pensare – ha commentato il segretario generale, Mimmo Pantaleo - di fermare l'urlo di disperazione delle nuove generazioni, escluse dal lavoro e dal diritto al sapere, con i manganelli e le cariche. Venerdì saremo in piazza con gli studenti e saranno manifestazioni pacifiche».
Ma la tensione è ormai alle stelle. Le immagini dei ragazzi trascinati a terra o caricati dagli agenti stanno facendo il giro del web, tra i gruppi autorganizzati. Già da oggi, infatti, partono dibattiti e assemblee cittadine, come quella dei collettivi dei licei romani, per discutere di quanto accaduto e per rilanciare nuove proteste. Venerdì infatti al fianco degli studenti medi ci saranno anche i ragazzi più grandi, quelli dei collettivi universitari, e l'impatto delle manifestazioni potrebbe essere molto più forte. «Sono già previsti oltre 50 cortei studenteschi – annuncia l'Unione degli studenti - abbiamo già assistito a scene di violenza grottesca, vedremo se il ministro Profumo questa volta sarà in grado di rispondere su risorse per la scuola pubblica, diritto allo studio e contrarietà alla legge Aprea».

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