lunedì 8 ottobre 2012

SMS PER I TERREMOTATI: "IN EMILIA NEMMENO UN CENTESIMO, TROPPA BUROCRAZIA"


BOLOGNA- Oltre 15 milioni di euro sono stati donati dalla popolazione, attraverso degli sms solidali, ai terremotati dell'Emilia, ma fino ad oggi nessuno ha visto
nemmeno un centesimo. Inviando un messaggio al 45500 era possibile donare due euro grazie alla collaborazione con gli operatori telefonici, ma nonostante l'urgenza per la ricostruzione di quei soldi non c'è neanche l'ombra.
Il Corriere.it, ha intervistato Franco Gabrielli, capo della Protezione civile che ha parlato di eccessivi ritardi dati dalla burocrazia. «I gestori, prima di versare la cifra devono incassare que soldi», specifica un tecnico di Gabrielli, «Io posso anche inviare un messaggio ma se poi per qualche ragione non lo pago, il gestore non versa». Dunque i tempi e le cifre cambiano perchè oltre alle schede prepagate ci sono infatti contratti e bollette legati al buon fine dell'operazione e al momento, nelle casse di Bankitalia, risultano depositati per l'Emilia poco più di 7 milioni di euro.
Ma la trafila burocratica è ancora lunga. Dopo l'incasso si deve fare una fatturazione e, infine, c'è lo smistamento, redistribuito in base alle richieste dei comuni e in base alla gravità dei danni causati dal sisma.
Gabrielli e i delegati che operano tra le macerie tengono comunque a sottolineare che tutte le operazioni saranno fatte in modo totalmente trasparente: «Tutti gli interventi finiranno in una database che si chiama Trasparenza donazioni, in modo che ci sia una tracciabilità totale dei versamenti e il Comune si impegna a seguire gli appalti rendicontando la spesa», spiega Angelo Rughetti, direttore nazionale dell'Anci e responsabile dell'Ufficio di coordinamento istituzionale nell'ambito della struttura del Commissario. Più polemico invece Zaia dal Veneto: «É scandaloso che ci sia burocrazia sulla solidarietà».

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