PALERMO - Un'immigrata del Benin, Charlotte Affondji di 32 anni, da tempo ricoverata all'ospedale Civico di Palermo a causa di una grave malattia, ieri ha sposato Mimmo Lucchese, un palermitano di 37 anni, e tre ore più tardi è morta.
Per fare in modo che i due si unissero in matrimonio è dovuto intervenire l'ambasciatore del paese africano - da dove Charlotte era arrivata 7 anni fa per curarsi - per accelerare le pratiche burocratiche. Il matrimonio è stato celebrato alle 11 di ieri mattina - secondo quanto scrive il Giornale di Sicilia - dal cappellano dell'ospedale, Pier Giovanni Di Franza, davanti a sei testimoni tra medici e infermieri.
Lucchese, per per stare vicino alla sua donna aveva lasciato il posto di lavoro in una rosticceria, ha detto che lo consola sapere «che se n'è andata con il sorriso sulle labbra. 'Dammi bacio, dammi bacio' mi ha ripetuto l'ultima sera. Non so adesso cosa farò, ma sono diventato suo marito e per me significa molto». Stamattina, nella cappella del reparto dov'era ricoverata Charlotte, si sono svolti i funerali.
Per fare in modo che i due si unissero in matrimonio è dovuto intervenire l'ambasciatore del paese africano - da dove Charlotte era arrivata 7 anni fa per curarsi - per accelerare le pratiche burocratiche. Il matrimonio è stato celebrato alle 11 di ieri mattina - secondo quanto scrive il Giornale di Sicilia - dal cappellano dell'ospedale, Pier Giovanni Di Franza, davanti a sei testimoni tra medici e infermieri.
Lucchese, per per stare vicino alla sua donna aveva lasciato il posto di lavoro in una rosticceria, ha detto che lo consola sapere «che se n'è andata con il sorriso sulle labbra. 'Dammi bacio, dammi bacio' mi ha ripetuto l'ultima sera. Non so adesso cosa farò, ma sono diventato suo marito e per me significa molto». Stamattina, nella cappella del reparto dov'era ricoverata Charlotte, si sono svolti i funerali.
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