CAGLIARI - Comunica con gli occhi attraverso una tavoletta dove sono
indicate le lettere. Ma
la tetraparesi spastica non ha soffocato il suo
desiderio: oggi ha conquistato la laurea, nella facoltà di Lettere di
Cagliari, a pieni voti, 110 e lode, con una tesi su uno studio che
elimina le barriere durante il viaggio in aereo, esperienza che, come
tanti, ha vissuto sulla sua pelle.
Quello di Paolo Puddu, di 27 anni,
cagliaritano, è il racconto di un sogno diventato realtà. Di una
malattia sconfitta e un luogo comune sfatato: anche chi non è
normodotato può raggiungere grandi risultati e traguardi importanti
nella vita. Come diventare «Operatore culturale
per il turismo», una tappa importante per il suo futuro professionale.
«È il giorno più bello della mia vita - ha detto, indicando con gli
occhi le lettere - questo è un obiettivo che ne racchiude tanti altri.
C'è quello professionale, ma anche la conquista a livello personale.
Sono molto emozionato». Ma la felicità e l'emozione hanno coinvolto
tutti nell'aula magna dell'Ateneo, colleghi, amici, familiari, e i soci dell'Associazione Bambini cerebrolesi Sardegna (Abc):
«Paolo è il nostro orgoglio - ha detto Francesca Palmas, dell'Abc, è
una vittoria per tutte le famiglie. È anche un successo del Fondo Sardo
per la non autosufficienza. Paolo ha un'assistenza personalizzata che
gli permette di vivere una vita indipendente, anche grazie alla legge
162/98 diventata il modello Sardegna, invidiato in tutta Italia». Con
gli occhi lucidi anche sua madre, Susanna, suo padre Enrico e sua sorellina, Elena.
«Sono orgogliosa di avere questo figlio. Paolo è un
ragazzo forte, non si è mai piegato alla sofferenza», ha raccontato
commossa la mamma. Ora il traguardo della laurea è raggiunto e Paolo
pensa ai prossimi obiettivi. Come il rinnovato desiderio di sfidare
ancora una volta la malattia«
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