venerdì 30 novembre 2012

TROVATO IL CORPO DI FRANCESCO, L'OPERAIO ILVA DISPERSO DOPO LA TROMBA D'ARIA

 Francesco Zaccaria, operaio dell'Ilva morto (Ansa)
TARANTO - Il corpo dell'operaio dell'Ilva disperso in seguito alla tromba d'aria che ha colpito lo
stabilimento mercoledì scorso, è stato appena recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Il corpo era all'interno della cabina della gru finita in mare.
Francesco Zaccaria , di 29 anni - nato a Taranto e residente nella frazione di Talsano - era scomparso nelle acque di mar Grande, all'altezza del quinto sporgente del porto industriale, nell'area demaniale concessa all'Ilva.

PROCURA APRE UN'INCHIESTA
La Procura della Repubblica di Taranto ha aperto un fascicolo di inchiesta per accertare eventuali responsabilità sulla morte di Francesco Zaccaria, l'operaio dell'Ilva - il cui corpo è stato recupero stamattina - investito dal tornado abbattutosi sulla città mentre lavorava nell'area portuale dello stabilimento, precipitando in mare con la cabina con la quale stava manovrando una gru. Al momento non ci sono ipotesi di reato. Il fascicolo di inchiesta è affidato al pm Antonella De Luca.

CABINA DISPERSA A 30 METRI DI PROFONDITA'
Sono stati i sub dei vigili del fuoco e del Nucleo sommozzatori della Guardia costiera a estrarre dalla cabina guida della gru il corpo di Francesco Zaccaria. Il cadavere è stato portato in superficie ed ora si trova a bordo di una imbarcazione della Capitaneria di porto, in attesa dell'arrivo del medico legale.
«Il corpo - dice all'ANSA uno degli ufficiali della Guardia costiera impegnati nelle ricerche - era all'interno della cabina. Siamo riusciti a individuarlo perchè sono migliorate oggi le condizioni del tempo e soprattutto la visibilità, ieri limitata a dieci centimetri. È stato così possibile ai sub avvicinarsi e tirare fuori dalla cabina lo sfortunato operaio. Abbiamo chiesto al magistrato l'autorizzazione a portare il corpo del 29enne a terra, ma attendiamo prima gli accertamenti di rito del medico legale».
La cabina guida della gru che si è spezzata ed è caduta in mare era a una trentina di metri di profondità, ricoperta da un grosso strato di fango.

SUL MOLO FERRANTE E I COLLEGHI DI FRANCESCO 
Sul molo del porto di Taranto dove è stato portato il corpo dell'operaio Francesco Zaccaria si trovano il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante e il direttore dello stabilimento di Taranto, Adolfo Buffo. Sul posto ci sono anche decine di lavoratori e colleghi di reparto dell'operaio.
Zaccaria l'altro ieri era all'interno di una cabina a oltre venti metri di altezza e stava manovrando una gru nell'area imbarchi quando è stato investito in pieno dal tornado che si è abbattuto per pochi minuti su una parte della zona industriale di Taranto e sul comune di Statte. La cabina è precipitata in mare e l'operaio non ha fatto in tempo a salvarsi.

FERRANTE: "VICINO ALLA FAMIGLIA"
«Sono vicino, insieme a tutta l'azienda, alla famiglia di Francesco Zaccaria, la cui vita è stata stroncata in situazioni drammatiche». Lo afferma in una nota il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante.
«Desidero esprimere - aggiunge - il mio profondo cordoglio ai familiari e partecipo al loro dolore con umana solidarietà. Ringrazio i vigili del Fuoco, la Capitaneria di porto, la guardia costiera e la guardia di finanza per l'efficienza e la solerzia nei soccorsi e nelle operazioni di ricerca».

IL CORTEO DI GENOVA SI FERMA
Il corteo dei lavoratori dell'Ilva di Genova si è fermato quando è arrivata la notizia del ritrovamento del corpo dell'operaio di Taranto disperso dopo la tromba d'aria che ha colpito lo stabilimento pugliese. Dopo aver osservato un minuto di silenzio i metalmeccanici genovesi hanno fatto partire un lungo applauso e le sirene dei mezzi pesanti si sono messi a suonare. Poi, il corteo si è rimesso in marcia verso il centro di Genova.

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