giovedì 24 gennaio 2013

CORONA COMBATTIVO DAL CARCERE: "NON HO PIANTO, QUERELO CHI LO DICE"


MILANO - La prima cosa che ha fatto è stato minacciare di querelare chiunque avesse scritto
che aveva pianto quando si è consegnato alla polizia. Insomma, Fabrizio Corona è subito voluto rientrare nei panni del bello e dannato con cui sembra aver incantato i suoi 100mila fan. Solo martedì erano 90mila. Misteri italiani. In un momento complicato avvince la storia di un ragazzo che più che dannato è un bluff. Ma con un curriculum criminale che, tra guasconate e reati seri, è diventato di tutto rispetto: dovrà scontare quasi otto anni.
Fabrizio Corona nasce 39 anni fa in una famiglia perbene di giornalisti. Di lui si comincia a parlare quando, nel 2000, si lega alla modella Nina Moric. Tra i due nascono l’amore e un figlio e nel frattempo lui cresce come agente di vip. Conosce Lele Mora e diventano inseparabili. Corona fa foto che dovrebbe rivendere ai giornali (ma in realtà ricatterà molti dei fotografati, facendosi pagare per non farle pubblicare), Mora diventa l’agente di star e dubbi personaggi. Il successo è travolgente. I soldi tanti. Cominciano anche i guai, giudiziari, per entrambi, e per Corona pure d’amore. Prima lo lascia Nina Moric, poi Belèn, suo secondo, mediatico amore.
Dal 2007 la vita di Corona è costellata di episodi criminali, abbietti più che da Robin Hood, come si è definito: «Rubo ai ricchi per dare a me stesso». Prima della fuga era affidato ai servizi sociali per scontare le condanne divenute finora definitive, 2 anni e 8 mesi.
Ricapitolando.
Nel 2007 finisce in cella nell’inchiesta Vallettopoli. Resta in prigione 77 giorni, nei quali corrompe una guardia, fa entrare una macchina fotografica e documenta «le sue prigioni». Per quell’episodio è stato condannato in Appello a un anno e due mesi. Nel 2011 arriva la prima condanna definitiva per Vallettopoli: un anno e 5 mesi per tentata estorsione ai calciatori Francesco Coco e Adriano. E ancora, pochi giorni fa la Cassazione conferma la condanna a 5 anni per estorsione a David Trezeguet. Nel suo curriculum anche una pena, patteggiata, a un anno e sei mesi per denaro falso e un’altra a quattro mesi sempre per soldi falsi, convertita in sanzione. Aspetta la Cassazione per la vicenda della bancarotta fraudolenta della sua società: in Appello si è preso 3 anni e 10 mesi. E ancora, può vantare anche l’aggressione a un vigile, una sospetta evasione fiscale (da 17 milioni), la diffamazione (a Simona Ventura), varie infrazioni al codice della strada. Per la cronaca, sì, Corona era scosso, avvilito, davanti ai poliziotti. Chi cerca i fuggiaschi, quelli veri, non aveva dubbi. «Fare il latitante è più difficile che fare il criminale. Solo i cattivi seri ci riescono».

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