venerdì 18 gennaio 2013

L'AQUILA, 2 MORTI AL CENTRO COMMERCIALE. GELOSO, UCCIDE EX MOGLIE E COMPAGNO

 L'Aquila, duplice omicidio in supermercato
L'AQUILA - Sembrava un'esecuzione in piena regola e invece era un duplice omicidio a
sfondo passionale quello compiuto nel pomeriggio, in pieno giorno, alla periferia est dell'Aquila nel parcheggio di un centro commerciale dove molte persone stavano facendo la spesa.
Un 48enne albanese, Burhan Kapplani, accecato dalla gelosia, ha freddato con un colpo di pistola vicino l'orecchio la sua ex moglie Hrjeta Boshti, 36 anni, anche lei albanese, con la quale aveva avuto quattro figli, che era appena salita a bordo di una monovolume; poi, ha ricorso il nuovo compagno della sua ex, Shpetin Hana, 39enne albanese che, abbandonato frettolosamente il posto di guida, ha cercato di scappare, e lo ha ucciso con un preciso colpo alla nuca. Dopo aver fallito un primo colpo.
LA FUGA A quel punto, l'omicida, un imprenditore del marmo che ha un'avviata attività all'Aquila, ha tentato una breve fuga gettando la sua calibro 22 in un fossato a lato della statale 17, ma è stato bloccato dai carabinieri e poco dopo dalla polizia chiamati da alcuni clienti del centro commerciale. A questa ricostruzione si è giunti dopo alcune verifiche successive; inizialmente alcuni testimoni avevano riferito che l'omicida, in stato di choc, si era consegnato ai carabinieri guidati dal comandante provinciale dell'Aquila Savino Guarino. L'uomo è stato portato in caserma dove è stato sentito dal pm David Mancini. Secondo quanto si è appreso, l'uomo ha confermato il duplice delitto passionale: ha ucciso perchè non ha accettato la separazione dalla madre dei suoi figli. Domani forse l' interrogatorio con l'avvocato difensore. Il duplice omicidio si è svolto in pochi secondi tra la paura e l'incredulità di molti cittadini. Intorno al centro commerciale, prontamente transennato, mentre i carabinieri facevano i rilievi anche sui corpi, si è radunata una piccola folla, tra cui i due fratelli della donna che piangendo hanno minacciato la vendetta nei confronti della famiglia dell'omicida. Sul posto è giunta anche la figlia più grande della donna uccisa, 17enne, la quale prima di essere allontanata ha esclamato: «So chi è stato». Incredulo il legale della vittima, Guglielmo Santella: «La mia assistita e la sua famiglia sono da tempo in Italia, sono persone oneste e corrette e dedite al lavoro. Lei era separata ed aveva gli attriti tipici di una coppia separata con quattro figli. Ma niente lasciava presagire ad un epilogo così tragico».

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