domenica 20 gennaio 2013

MISSONI, IL VENEZUELA CHIUDE IL CASO: "L'AEREO DEGLI ITALIANI È PRECIPITATO"

Le ricerche nel Mar dei Caraibi

CARACAS - «Il velivolo è precipitato, il caso è chiuso». Le parole del governo venezuelano hanno lo stesso effetto di una pugnalata al cuore per i familiari delle quattro persone a bordo dell'aereo scomparso nelle acque di Los Roques lo scorso 4 gennaio. Sul quel volo c'erano Vittorio Missoni, la sua compagna Maurizia Castiglioni, Elda Scalvenzi e Guido Foresti.
Solo alle famiglie la testimonianza di un pescatore che ha visto il velivolo sparire in mare non risulta convincente, mentre è considerata attendibile anche dall'ambasciatore italiano, che non crede all'ipotesi del sequestro. 

A riportare la notizia è il quotidiano Il Giorno. Il presidente dell'Inac (paragonabile all'Enac italiano), Francisco Paz Fleitas, non lascia molte speranze: «L'ultima lettura del radar di Maiquetià, indicherebbero che l’aeronave con matricola YV2615 ha perso quota all'improvviso precipitando nel mare».

«L'aereo - ha riferito il Fleitas alle televisioni e alla stampa venezuelana - era a 5500 piedi d’altezza, però per quanto si può osservare dal radar, si deduce che ha perso più di 1000 piedi di quota in un minuto. Ha anche perso velocità passando dai 120 nodi a 20 nodi. A 20 nodi, che è l’ultima lettura di cui si dispone quell’aereo non può sostenersi».

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