Il pianto per i bambini è l’unica forma di comunicazione
della quale dispongono, e
soprattutto durante i primi giorni e mesi di
vita, quando il loro corpicino si abitua a tutti gli agenti esterni e
soprattutto si abitua a stare al mondo è molto frequente.
Chiaramente un genitore non riesce a capire il motivo per il quale il proprio bambino sta piangendo e soffre perché spesso non riesce a porvi rimedio.
Ora vi voglio dare qualche piccola indicazione su come riconoscere il
pianto dei bambini, premettendo però una cosa, sono indicazioni
generali e sapete bene che ogni bimbo è fatto a modo suo … vedrete che
con il tempo comincerete a riconoscere il pianto del vostro bambino …
Quando ha fame:
Il pianto è breve e basso di tono inizialmente e diventa sempre più
acuto e si ripete continuamente con tono quasi supplicante. A questo
tipo di pianto, sono spesso associati altri segnali quali lo schioccare
delle labbra e l’avvicinamento delle manine alla bocca. Se riconoscete
questi segnali prendete in braccio il vostro bimbo mostrategli il seno o
il biberon e allattatelo, evitate il ciuccio rischia solo di innervosirsi ancora di più e di rendere difficoltosa la poppata.
Quando è stanco:
Il pianto comincia solitamente con un balbettio e si trasforma in uno
stato di agitazione generale quando l’attenzione che il bambino
richiede tarda ad arrivare, lasciando il posto a urla e strilli
alternati a gemiti, Quindi prendetelo in braccio e cullatelo un po’ per
calmarlo poi mettetelo nella culla o in un luogo silenzioso dove è
abituato a dormire e fatelo addormentare.
Quando è malato:
Questo tipo di pianto ha spesso un suono debole gutturale o nasale,
più grave rispetto a quello espresso per dolore o per stanchezza, è come
se il bambino non abbia nemmeno l’energia per piangere. Si accompagna a
stati di malessere (febbre, diarrea, muco) e da cambiamenti come
inappetenza e svogliatezza.
Quello dei malesseri improvvisi o paura improvvisa:
Questo pianto inizia bruscamente, è forte e prolungato, ogni lamento
dura qualche secondo poi lascia il piccolo quasi senza fiato a voi
sembrerà che stia soffocando). E’ seguito da una lunga pausa durante la
quale prende fiato e si prepara a un’altra serie di pianti che
ricominciano con urli acuti e prolungati
Quando è sfinito o a disagio o annoiato:
E’ un pianto fatto di gemiti continui, nasali e molto intensi, che vi
fanno capire che è molto stanco o che ha bisogno di essere cambiato o
che è stufo di stare seduto o sdraiato.
Come vi dicevo queste sono linee guida generali … solo voi potete conoscere il vostro bambino e riconoscerne il pianto!
quando è malessere improvviso o paura che bisogna fare.............. io ho la bambina di 21 mesi e problemi nn ne avevo ora ho i gemellini di quasi 4 mesi e nn riesco a capirli datemi un consiglio grazie
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