venerdì 22 febbraio 2013

COME RICONOSCERE I MOTIVI PER CUI VOSTRO FIGLIO PIANGE

 Neonato_che_piange
Il pianto per i bambini è l’unica forma di comunicazione della quale dispongono, e
soprattutto durante i primi giorni e mesi di vita, quando il loro corpicino si abitua a tutti gli agenti esterni e soprattutto si abitua a stare al mondo è molto frequente.
Chiaramente un genitore non riesce a capire il motivo per il quale il proprio bambino sta piangendo e soffre perché spesso non riesce a porvi rimedio.
Ora vi voglio dare qualche piccola indicazione su come riconoscere il pianto dei bambini, premettendo però una cosa, sono indicazioni generali e sapete bene che ogni bimbo è fatto a modo suo … vedrete che con il tempo comincerete a riconoscere il pianto del vostro bambino
Quando ha fame:
Il pianto è breve e basso di tono inizialmente e diventa sempre più acuto e si ripete continuamente con tono quasi supplicante. A questo tipo di pianto, sono spesso associati altri segnali quali lo schioccare delle labbra e l’avvicinamento delle manine alla bocca. Se riconoscete questi segnali prendete in braccio il vostro bimbo mostrategli il seno o il biberon e allattatelo, evitate il ciuccio rischia solo di innervosirsi ancora di più e di rendere difficoltosa la poppata.
Quando è stanco:
Il pianto comincia solitamente con un balbettio e si trasforma in uno stato di agitazione generale quando l’attenzione che il bambino richiede tarda ad arrivare, lasciando il posto a urla e strilli alternati a gemiti, Quindi prendetelo in braccio e cullatelo un po’ per calmarlo poi mettetelo nella culla o in un luogo silenzioso dove è abituato a dormire e fatelo addormentare.
Quando è malato:
Questo tipo di pianto ha spesso un suono debole gutturale o nasale, più grave rispetto a quello espresso per dolore o per stanchezza, è come se il bambino non abbia nemmeno l’energia per piangere. Si accompagna a stati di malessere (febbre, diarrea, muco) e da cambiamenti come inappetenza e svogliatezza.
Quello dei malesseri improvvisi o paura improvvisa:
Questo pianto inizia bruscamente, è forte e prolungato, ogni lamento dura qualche secondo poi lascia il piccolo quasi senza fiato  a voi sembrerà che stia soffocando). E’ seguito da una lunga pausa durante la quale prende fiato e si prepara a un’altra serie di pianti che ricominciano con urli acuti e prolungati
Quando è sfinito o a disagio o annoiato:
E’ un pianto fatto di gemiti continui, nasali e molto intensi, che vi fanno capire che è molto stanco o che ha bisogno di essere cambiato o che è stufo di stare seduto o sdraiato.
Come vi dicevo queste sono linee guida generali … solo voi potete conoscere il vostro bambino e riconoscerne il pianto!

1 commento:

  1. quando è malessere improvviso o paura che bisogna fare.............. io ho la bambina di 21 mesi e problemi nn ne avevo ora ho i gemellini di quasi 4 mesi e nn riesco a capirli datemi un consiglio grazie

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