martedì 29 maggio 2012

IL WEB: "NO ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO". NAPOLITANO: "LA DEDICHEREMO ALLE VITTIME"

tipo_12/468x60.jpg MILANO - Tutti a "tweettare" e a "postare" su Facebook contro la parata del 2 giugno. «Annullate la parata militare del 2 giugno e usate quei soldi per la ricostruzione del terremoto». Gli appelli sono rivolti alla presidenza della Repubblica affinché eviti questo spreco di denaro. Il passaparola su Twitter è decollato con l'hashtag #no2giugno.

Tanti i politici che si sono espressi in merito. Da Antonio Di Pietro, passando per Nichi Vendola che per primo ha lanciato la proposta, fino a Oliviero Diliberto e Paolo Ferrero. Il sindaco di Medolla: «Devolveteci i soldi della parata del 2 giugno e della visita del Papa a Milano».

NAPOLITANO: "CELEBREREMO 2 GIUGNO DEDICANDOLO ALLE VITTIME DEL SISMA" «Celebreremo sobriamente il 2 giugno ma lo dedicheremo alla memoria delle vittime, al dolore delle famiglie e anche a momenti di scoramento che devono essere superati. Lo celebreremo perchèla Repubblica deve dare conferma della sua vitalità,forza democratica,serenità e fermezza con cui affronta le sfide».Lo afferma Napolitano.

I CONSIGLIERI LOMBARDI NE CHIEDEVANO L'ANNULLAMENTO Annullare la parata militare del 2 giugno, per «utilizzare le risorse a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto», dicono anche i consiglieri regionali lombardi della Lega Nord Jari Colla e Davide Boni e il capogruppo dell'Udc Gianmarco Quadrini. «I reparti militari potranno dimostrare maggiormente il proprio valore aiutando le popolazioni in difficoltà anzichè sfilando lungo le vie di Roma - hanno spiegato Colla e Boni - in questo momento di lutto ogni tipo di festeggiamento istituzionale, come la parata del 2 giugno, risulta assolutamente fuori luogo». Propone la sospensione della manifestazioni per la Festa della Repubblica il gruppo dell'Udc in Consiglio regionale, che nei giorni scorsi aveva già proposto di destinare i gettoni di presenza dei consiglieri alle popolazioni colpite dal sisma. «I legami della solidarietà, in questa difficile fase economica e morale, devono sapersi manifestare concretamente anche rispetto alle importanti celebrazioni dei valori costituzionali - ha sottolineato Quadrini - il rapporto tra istituzioni e cittadini può uscire rafforzato proprio nei momenti difficili attraverso questi segni tangibili nel rispetto del primato della persona».

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