giovedì 31 maggio 2012

PAOLO, SCHIACCIATO DALLE MACERIE IL GIORNO PRIMA DEL 37° COMPLEANNO

tipo_03_234x60.jpg ROVIGO - Paolo Siclari era nato a Messina ma viveva a Castelmassa (Rovigo), dove si era trasferito nel 2001, insieme alla moglie Viviana Lo Furno, sposata due anni prima. Siclari lascia anche due figli, Riccardo e Erika, entrambi minorenni. L'operaio, come riporta oggi il Gazzettino è rimasto schiacciato sotto le macerie della fabbrica, il giorno prima del suo trentasettesimo compleanno: era nato il 30 maggio 1975. I conoscenti lo descrivono come un ragazzo allegro, che amava dedicare il proprio tempo alla famiglia e agli amici. Appena poteva, ritornava nella sua regione d'origine, che non smise mai d'amare: sulla propria pagina Facebook, Siclari si dichiarava «fiero di essere siciliano»

SPORT ACQUATICI LA SUA PASSIONE. Era un ragazzo sportivo, Siclari: i conoscenti ricordano la sua passione per gli sport acquatici. Giocava inoltre a calcio nella squadra amatoriale di Castelmassa: sabato scorso aveva raccontato ai compagni di squadra che due giorni dopo avrebbe ripreso a lavorare. Aveva parlato di questo, prima di iniziare la partita dei playoff del campionato amatoriale. Non sapeva che quella partita sarebbe stata l'ultima.

IL DOLORE DELLA POLITICA. Parole di cordoglio sono giunte dal presidente della Regione, Luca Zaia, dopo la conferma che il corpo recuperato tra le macerie è quello di Siclari. «Nel dramma di questo terremoto c'è anche la storia delle nostre genti, il carattere, il coraggio, la tenacia di chi non si arrende di fronte alle avversità, anche quelle più crudeli. Questo racconta la tragica vicenda del trentasettenne rodigino di Castelmassa, ucciso nel crollo della fabbrica del Modenese in cui lavorava». Il distretto industriale mirandolese dà lavoro a diversi castelmassesi, che conoscevano bene Siclari e non riescono a capacitarsi di quanto successo. «Il mio pensiero va innanzi tutto alla sua famiglia - conclude Zaia - ai due bambini che ha lasciato e alla comunità del paese polesano. Rivolgo a tutti loro le mie condoglianze e quelle dell'intera Regione». Anche il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha espresso il cordoglio della città sicliana ai familiari di Siclari: i genitori Gaspare e Concetta, cui il sindaco ha fatto pervenire il messaggio di vicinanza della comunità, vi risiedono ancora.

RIAPERTURA AFFRETTATA. Da una settimana la vittima era a casa dal lavoro, in quanto la Haemotronic era stata chiusa dopo il terremoto di domenica 20. L'azienda modenese è leader nella fornitura di strumenti per uso medicale, caposaldo del distretto della zona: un'agglomerazione di imprese del settore, specializzate nella produzione di dispositivi medici quali apparecchiature e prodotti monouso (i cosiddetti “disposable”) per applicazioni terapeutiche, situate nella zona di Mirandola e nei comuni limitrofi quali Medolla, Concordia, Cavezzo, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero e Carpi: le zone più colpite dal terremoto. Resta da chiarire il motivo per cui l'azienda fosse stata dichiarata agibile.

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