lunedì 23 luglio 2012

A QUANTE SETTIMANE SI CONOSCE IL SESSO DEL BAMBINO?

E' un dubbio che attanaglia e riempie di curiosità la maggior parte delle coppie in dolce attesa.

Molto spesso si viene a conoscenza del sesso del proprio bambino durante l'ecografia morfologica, a meno che non si scelga o ci venga consigliato di effettuare l'amniocentesi.

E' l'esame che, oltre alla biometria (misurazione delle parti corporee fetali), esamina accuratamente la morfologia del feto e dei suoi annessi (placenta e funicolo). L'epoca gestazionale ideale per eseguire l'ecografia del secondo trimestre è intorno alle 21 settimane. Generalmente le prescrizioni e i conseguenti invii delle pazienti per tale esame avvengono in prevalenza a 19-20 settimane.Le linee guida S.I.E.O.G. (Società italiana di ecografia ostetrica ginecologica e metodologie biofisiche) prescrivono tra 19 e 21 settimane.

Biometria

Da quest'epoca in avanti lo studio ecografico del feto procede per singole porzioni corporee esaminate in successione e non può più limitarsi ad una visione globale del feto. Si misura il diametro biparietale (BPD, biparietal diameter), il parametro biometrico fondamentale al di là del I trimestre. Esso rappresenta la distanza fra una tempia e l'altra del feto. Nella stessa scansione del BPD si misura la circonferenza cranica.
Quindi si passa alla misura della circonferenza addominale, al livello dello stomaco e della vena ombelicale. La misura della circonferenza addominale a 21 settimane è riferimento indispensabile per valutare l'accrescimento fetale nel III trimestre. Difatti i ritardi di accrescimento o, al contrario, la crescita del feto al di sopra dei valori normali si annunciano fin dall'inizio proprio con variazioni della circonferenza addominale che cambia le sue proporzioni accrescitive (percentile di crescita) rispetto alle età gestazionali precedenti.

Morfologia
Come già detto, l'ecografia del secondo trimestre è incentrata sulla valutazione della morfologia e struttura degli organi fetali.
Occorre quindi che chi la effettua proceda ben concentrato, attraverso le scansioni lungo il corpo fetale.
Incominciando dalla testa, si valutano dapprima le strutture endocraniche: cervelletto e spessore della plica nucale (il corrispettivo della traslucenza nucale). Importanti anche la simmetria dei due emisferi cerebrali a cavallo della linea mediana e l'assenza di dilatazioni a carico dei ventricoli laterali contenenti il liquido cerebro-spinale (per escludere un'idrocefalia). Si passa alla valutazione del massiccio facciale con le orbite, il naso e, da non trascurare, il palato duro e le labbra per escludere una labio-palatoschisi (o labbro leporino).

Nel torace l'organo più rilevante è il cuore. Procedendo si valutano i due reni, lo stomaco, il fegato, la colecisti e, scendendo ancora, le anse intestinali e la vescica urinaria.
Un'altra osservazione obbligatoria è rappresentata dalla ricerca dell'integrità della parete addominale anteriore, intorno al punto di attacco del cordone ombelicale, che può costituire a volte una porta erniaria per i visceri addominali.

Un esame accurato merita poi la colonna vertebrale che va osservata in tre scansioni: longitudinale, trasversale e coronale. Giunti alle ossa iliache (bacino) si procede infine alla valutazione degli arti inferiori (coscia, gamba, piede) e tra le gambine........cosa ci farà vedere l'ecografia??
Il pene di un maschietto o la vulva di una femminuccia. nella maggior parte delle volte è proprio con questa ecografia che si conosce il sesso.
 In seguito si provvederà a valutare l'inserzione della placenta, poiché una sua inserzione bassa (verso il collo dell'utero anziché verso il fondo) potrebbe poi rivelarsi una placenta previa nel terzo trimestre e consigliare il ricorso al taglio cesareo programmato. Infine si darà un rapido sguardo alle pareti uterine, soprattutto quando occorra ricontrollare dei fibromi visti, per esempio, nel corso dell'ecografia del primo trimestre.

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