giovedì 5 luglio 2012

CRISI, LA SPESA? SOLO AL DISCOUNT. FILETTO ADDIO, A TAVOLA TANTA PASTA

ROMA - Il 35,8% delle famiglie nel 2011 ha diminuito la quantità e/o la qualità dei prodotti alimentari acquistati rispetto al 2010. Lo riferisce l'Istat aggiungendo che è in aumento la quota di famiglie del Mezzogiorno che acquista generi alimentari presso gli hard-discount (si passa dall'11,2% del 2010 al 13,1% del 2011).


CRISI: FILETTO ADDIO E TANTA PASTA NELLA TAVOLA 'LOW COST' Più pasta (più 3%) e meno bistecche (meno 6%) nel piatto, ma anche la rinuncia a cappuccino e cornetto o al rito dell'aperitivo e il ritorno al pane e pasta fatti in casa. Con questi accorgimenti e un taglio ai consumi dell'1,5% da inizio anno, di fatto le famiglie stanno gi… attuando una loro 'spending review', rileva Coldiretti nel rapporto «la crisi cambia la spesa e le vacanze degli italiani» presentato nel corso dell'assemblea annuale degli imprenditori agricoli. E nei supermercati Š 'slalom' tra gli sconti per sei italiani su dieci a caccia di offerte speciali tra i vari scaffali, mentre la metà dei consumatori (49%) fa addirittura la spola tra diversi negozi per confrontare i prezzi più convenienti. Ma la tavola, dove la parola d'ordine Š naturalmente eliminare gli sprechi (il 66% fa la spesa in modo più oculato, il 43% riduce le dosi acquistate e il 53% utilizza quello che avanza), Š la vera protagonista della rivoluzione 'low cost'. In base ai dati elaborati da Coop Italia per Coldiretti, non c'è solo meno carne nel piatto degli italiani (e comunque Š addio al costoso filetto, con il 43% degli italiani che si rivolgono a tagli meno pregiati) ma anche meno pesce (-3%) e ortofrutta (-3%), mentre salgono gli acquisti di pane (+3%) e quelli di pollo (+1%). Si afferma intanto la vendita diretta degli agricoltori, «un'opportunità sia per i produttori che per i consumatori», osserva il presidente di Coldiretti Sergio Marini, sottolineando come la rete Campagna Amica conti in Italia un totale di 6.532 punti vendita cui si aggiungono 131 ristoranti e 109 orti urbani. La crisi fa riscoprire la colazione casalinga di una volta, con il ritorno alla tazza di latte (+2%) accompagnata da biscotti (+3%) e fette biscottate (+5%) ma fa anche rinunciare 'ai di più' come le caramelle in borsa (-6%) e il liquorino dopo pasto (-3%). Ad essere ridotti in quantit… sono anche gli aperitivi (-4%), le bibite (-7%) e i dessert (-10%). Si afferma anche la riscoperta del 'fai da tè casalingo con il ritorno al pane, pasta, conserve, confetture e yogurt fatti in casa.

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