"Il giorno della liberazione è stato il più
bello ma anche il più impegnativo perché non immaginavo che in Italia ci
fosse tutta questa gente mobilitata per me". Lo ha detto Rossella Urru,
la cooperante italiana liberata in Mali, lasciando la Farnesina. "Il
momento più brutto è stato quello del sequestro - ha aggiunto - . Ora
sono molto stanca e non vedo l'ora di tornare nella mia isola".
Rossella
Urru, dopo l'incontro con il capo dello Stato al Colle, ha detto: "Il
presidente Giorgio Napolitano è una persona fantastica ed è stato molto
vicino alla mia famiglia". "E' stato un piacere conoscerlo", ha
aggiunto.
La cooperante - che ha parlato brevemente ai giornalisti, all'esterno della Farnesina, al termine dell'incontro con il capo dell'Unità di Crisi, Claudio Taffuri - non ha però voluto entrare nel dettaglio dei contenuti del colloquio con il presidente della Repubblica: "C'è stato uno scambio di informazioni: lui mi ha raccontato che cosa è successo qui nel frattempo, io cosa è successo lì".
Sulla cooperazione, la 30enne ha affermato: "E' importante anche se è molto rischiosa". "Lavorare in certi posti - ha spiegato - si sta facendo molto difficile, ma io ci credo e spero di poter continuare a farlo".
La cooperante - che ha parlato brevemente ai giornalisti, all'esterno della Farnesina, al termine dell'incontro con il capo dell'Unità di Crisi, Claudio Taffuri - non ha però voluto entrare nel dettaglio dei contenuti del colloquio con il presidente della Repubblica: "C'è stato uno scambio di informazioni: lui mi ha raccontato che cosa è successo qui nel frattempo, io cosa è successo lì".
Sulla cooperazione, la 30enne ha affermato: "E' importante anche se è molto rischiosa". "Lavorare in certi posti - ha spiegato - si sta facendo molto difficile, ma io ci credo e spero di poter continuare a farlo".
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