Oltre alla malattia si è dovuta battere con le
leggi del suo paese. E non ce l'ha fatta. È morta così Esperanza, la
ragazza domenicana di 16 anni incinta e malata di leucemia: i medici
hanno deciso di non sottoporla al ciclo di chemioterapia che
probabilmente la avrebbe salvata dal tumore causando però la morte del
bimbo che aveva in grembo. La Costituzione della Repubblica Domenicana
vieta esplicitamente l'aborto. E intervenire, hanno detti medici,
avrebbe voluto dire andare contro le leggi.
A
nulla sono valsi gli appelli di Rosa Hernandez, la madre della
sedicenne che ora accusa i medici di non aver privilegiato la salute
della ragazza. "La vita di mia figlia veniva prima. So che l'aborto è un
crimine e un peccato. Ma ora mi hanno uccisa perchè lei era la mia
ragione di vita”.
Nel paese centro-americano l’aborto è vietato per le ragazze adolescenti. Nel 2009 la Repubblica Dominicana ha approvato l’articolo 37 della Costituzione che definisce “il diritto alla vita come inviolabile dal concepimento alla morte naturale”. Questo articolo ha condotto all’abolizione della pena di morte nel paese. Ma è stata anche la causa della fine di Esperanza.
Nel paese centro-americano l’aborto è vietato per le ragazze adolescenti. Nel 2009 la Repubblica Dominicana ha approvato l’articolo 37 della Costituzione che definisce “il diritto alla vita come inviolabile dal concepimento alla morte naturale”. Questo articolo ha condotto all’abolizione della pena di morte nel paese. Ma è stata anche la causa della fine di Esperanza.
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