lunedì 19 novembre 2012

GAZA, IL SOGNO INFRANTO DI HAMID: "VOLEVA DIVENTARE RONALDO". SDEGNO SUL WEB

 Hamid
ROMA - Hamid, 13 anni, sognava di diventare una star del calcio. Come il suo idolo, Ronaldo.
E per questo aveva sempre addosso la maglietta del Real Madrid. Hamid amava giocare a calcio vicino al mare, almeno mezz’ora prima del tramonto. E con quella maglietta è morto davanti alla sua casa di Gaza, ucciso dai proiettili sparati da un elicottero israeliano durante un raid.
Quella maglietta bianca, tutta sporca del sangue innocente di Hamid Abu Daqqa, per i palestinesi è divenuta un simbolo. In rete cresce il tam tam perché si moltiplichino le preghiere per Hamid. E il web amplifica lo sdegno e le proteste per una morte così inutile. Il papà di Hamid non riesce a darsi pace: «La mia casa si trova in una zona lontana da scontri - dice il papà del tredicenne -, a più di un chilometro dal confine con Israele. Non ho mai avuto timori nel vedere Hamid giocare a calcio di fronte alla nostra casa. Quando mi hanno detto che mio figlio era stato colpito al petto da un proiettile israeliano, mi sono precipitato in ospedale. E lì ho visto morire Hamid. E con lui ho visto morire anche il suo sogno di diventare un calciatore del Real Madrid»

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