ROMA - Dito nell'occhio o no? Un piccolo giallo è scoppiato sulle
condizioni di salute di Silvio
Berlusconi, il cui problema alla vista
gli ha impedito di andare in tribunale per le udienze nei processi in
cui è accusato, provocando il caos e la protesta del Pdl dopo la doppia
visita fiscale disposta dai giudici. Per l'avvocato Ghedini, difensore
del Cavaliere, «la causa del male agli occhi di Berlusconi
è stata un dito nell'occhio». La stessa tesi sostenuta dallo stesso
Berlusconi, che ne aveva già parlato lo scorso 23 febbraio nel centro di
allenamento del Milan: «Nella ressa dopo un comizio, a Torino,
una persona mi ha infilato un dito in un occhio. Ho rischiato il
distacco della retina. E non ho potuto neanche vedere la vittoria della
mia squadra con il Barcellona», aveva detto. Ma a negare tutto, ci ha pensato il suo medico, Zangrillo, che ha smentito che il problema sia nato da un dito nell'occhio, e aggiungendo che il Cav probabilmente verrà dimesso domani. «Oggi rimane ancora ricoverato - spiega - Effettueremo gli accertamenti previsti, tra cui quello sulla funzionalità dell'albero coronarico. Le sue condizioni sono stazionarie, ma non critiche. Non ci preoccupano».
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