lunedì 21 maggio 2012

CAFFE', MAMME INCINTE O CHE ALLATTANO: NIENTE EFFETTI NEGATIVI SUL BAMBINO

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Un’assunzione moderata di caffeina in gravidanza o durante l’allattamento al seno non provocherebbe conseguenze negative sulla salute, l’emotività e sul sonno del bambino. Lo studio

In molti sono sempre stati convinti che la caffeina potesse avere effetti negativi sul bambino se ad assumerla era la mamma in gravidanza o che allatta. L’idea era che la sostanza ritenuta eccitante potesse passare dal latte materno al bambino, il quale ne avrebbe patito le conseguenze con uno stato di agitazione, irritabilità e mancanza di sonno.
Oggi, un nuovo studio ha cercato di sfatare questo mito suggerendo che un’assunzione moderata non avrebbe conseguenze sul bambino.

Via libera dunque ai caffè anche per la mamma in gravidanza o che allatta? Sì, ma con giudizio. Se lo studio condotto dai ricercatori brasiliani della Federal University of Pelotas assolve la caffeina dalle possibili accuse di essere una sostanza con effetti negativi sui neonati allattati al seno, ricorda tuttavia che affinché la caffeina non sortisca questi effetti bisogna non eccedere con l’assunzione.
È naturale: ogni sostanza che si assume ha dei limiti entro i quali può diventare nociva. Poi c’è quella sostanza di cui si può assumerne più quantità e quella meno, ma il risultato è sempre lo stesso: nelle dosi adeguate va bene, e può anche essere benefica.

«Il consumo di caffeina durante la gravidanza e nelle madri che allattano non sembra avere conseguenze sul sonno dei bambini all’età di tre mesi», specifica la coordinatrice dello studio, dottoressa Ina Santos dopo aver preso in mano i risultati dell’indagine condotta su 885 neomamme. Le partecipanti avevano dovuto rispondere a un questionario che prevedeva lo stabilire se e quanta caffeina assumessero durante la gravidanza e dopo il parto. Allo stesso modo, sono stati analizzati i modelli di sonno dei neonati, fino all’età di tre mesi.
I ricercatori hanno avviato lo studio partendo proprio dall’ipotesi che frequenti risvegli notturni e disturbi del sonno nei bambini potessero essere indotti dalla caffeina.

Delle 885 mamme, 884 erano solite bere bevande a base di caffeina durante la gravidanza e dopo il parto. Le bevande più consumate erano il caffè e il Mate, particolarmente diffuso in Sud America.
Dai dati raccolti si è scoperto che le neomamme non erano tutte molto disciplinate in tale senso e circa il 20 percento di esse aveva assunto e assumeva dosi eccessive di caffeina – di cui almeno 300 mg al giorno. Delle partecipanti allo studio, poi, circa il 14 percento era solita bere grandi quantità di bevande contenenti caffeina fino ad almeno tre mesi dopo il parto – che era il periodo di tempo sotto esame.

Diciamo subito che qualche bambino (il 14 percento), nato dalle madri partecipanti allo studio, è stato classificato come tendente a frequenti risvegli notturni – mostrando di svegliarsi di notte almeno tre volte. Tuttavia, per il 41 percento dei bambini di queste madri, la media di risvegli notturni era di una sola volta. Il che fa presumere non vi fosse un nesso di causalità tra l’assunzione di caffeina e una maggiore difficoltà nel dormire, riporta la rivista Pediatrics su cui è stato pubblicato lo studio.

Gli stesse esperti ribadiscono che numerosi studio hanno suggerito che un consumo moderato di caffeina è da considerarsi sicuro durante la gravidanza e dopo. Fino a 300 mg al giorno, gli scienziati ritengono che la caffeina può essere ben tollerata dai bambini, tuttavia è bene tenere presente che ogni bambino è diverso e ci può essere quello più o meno sensibile; sta dunque alla mamma, magari con l’aiuto del pediatra, conoscere quali possono essere i limiti entro cui il bambino non ne risente.

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