lunedì 21 maggio 2012

SE NASCE FEMMINA LA MAMMA HA PROBLEMI AL CUORE

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Le donne affette da malattie cardiache partoriscono più figlie femmine suggerisce uno nuovo studio

Le malattie dall’apparato cardiovascolare o cardiache pare favoriscano la nascita di figlie femmine nel 75 percento dei casi, suggerisce un nuovo studio iraniano presentato al World Heart Federation World Congress of Cardiology che si è tenuto a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 18 al 21 aprile 2012.

Il dottor A. Alizadehasl della Tabriz University (Iran) riportando i risultati dello studio ha evidenziato come su 216 bambini, nati da 200 madri, ben il 75 percento fossero femmine.
Fini qui potrebbe sembrare niente di particolare, ma soltanto che vi era una prevalenza di sesso femminile rispetto a quello maschile. Tuttavia, la particolarità è che le donne partecipanti allo studio avevano tutte una diagnosi di un qualche tipo di malattia cardiaca.

«Riteniamo che questo sia il primo studio relativo al rapporto tra genere [sesso] e malattie cardiache della madre – ha spiegato Alizadehasl – Ci auguriamo che questo porterà a ulteriori indagini in questo settore».
Lo studio può avere una doppia valenza: da una parte è utile nel prevedere quale sia il possibile sesso del nascituro pur già sapendo che la mamma soffre di una qualche malattia cardiaca; dall’altra, la nascita di una femmina potrebbe segnalare la possibile presenza di una malattia cardiaca esistente nella madre di cui, tuttavia, non è a conoscenza.

In questo studio, il 64 percento delle partecipanti avevano ottenuto una diagnosi di malattia valvolare, la quale interessa una o più valvole cardiache. La cardiomiopatia dilatativa  – che impedisce al cuore di pompare sangue in modo adeguato – interessava invece il 19 percento delle partecipanti allo studio; infine il 14 percento era afflitta da una malattia congenita residua come, per esempio, un difetto della strutta del cuore.

L’esito particolare di questo studio ha messo in evidenza un fatto interessante. Se come si ritiene è lo sperma maschile, e in particolare i cromosomi, il responsabile del sesso del nascituro, in questo caso vi è un’ingerenza significativa dello stato di salute – cardiaca – della madre. La malattia, pertanto potrebbe fare la differenza nel determinare il genere del neonato.
Prendendo atto che il numero di donne con diagnosi di malattia cardiaca è in aumento nel mondo – ha fatto notare Kathryn Taubert – chief science officer – World Heart Federation, «questo potrebbe rivelarsi un settore interessante per ulteriori ricerche».
Se dunque si tende a partorire figlie femmine, e non si sa già di avere una qualche malattia cardiaca, una visitina dal cardiologo è sempre meglio prenderla in considerazione.

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