ROMA - Ha preso con sè la figlia ancora nel dormiveglia, l'ha stretta in
un abbraccio e si è gettata con lei dal settimo piano. Sono questi gli
ultimi attimi di vita di Giuseppina Murasca e di sua figlia: entrambe sono morte questa mattina a Roma.
«Pina si sentiva molto sola ed era visibilmente provata dopo la morte del suo compagno, avvenuta nel luglio scorso. La coppia era in crisi e i due si stavano lasciando», riferiscono alcuni conoscenti della donna, che abita in un quartiere popolare alla periferia della capitale, in zona Prenestina, in via Giorgio Morandi.
Giuseppina viveva con la madre e la sorella, entrambe disabili. Due mesi fa il suo compagno è morto per un infarto e - a quanto riferiscono i conoscenti - «Giuseppina era caduta in una grave depressione, nonostante continuasse a svolgere il suo lavoro, all'interno di una mensa scolastica». Questa mattina la donna, di 41 anni, ha preso con sè sua figlia lanciandosi con lei dal balcone del suo appartamento.
«Pina si sentiva molto sola ed era visibilmente provata dopo la morte del suo compagno, avvenuta nel luglio scorso. La coppia era in crisi e i due si stavano lasciando», riferiscono alcuni conoscenti della donna, che abita in un quartiere popolare alla periferia della capitale, in zona Prenestina, in via Giorgio Morandi.
Giuseppina viveva con la madre e la sorella, entrambe disabili. Due mesi fa il suo compagno è morto per un infarto e - a quanto riferiscono i conoscenti - «Giuseppina era caduta in una grave depressione, nonostante continuasse a svolgere il suo lavoro, all'interno di una mensa scolastica». Questa mattina la donna, di 41 anni, ha preso con sè sua figlia lanciandosi con lei dal balcone del suo appartamento.
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