giovedì 10 maggio 2012

ECCO A COSA SERVE L'ACIDO FOLICO

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L’assunzione della vitamina B9, fin dalla fase del pre-concepimento, aiuta le donne ad evitare complicazioni in gravidanza ed assicura al bambino il corretto sviluppo del sistema nervoso centrale. Questa sostanza, identificata anche con il nome di vitamina B9, è necessaria alla moltiplicazione cellulare è, infatti, essenziale per la sintesi del DNA delle proteine e per la formazione dei globuli rossi del sangue. In particolare influisce sulla formazione del sistema nervoso centrale, cioè l’apparato che coordina tutte le attività dell’organismo. Diversi studi hanno rivelato una stretta relazione, nella donna in stato interessante, fra bassi livelli di acido folico nel sangue e presenza di difetti del tubo neurale del feto. L’insufficienza di questa vitamina, inoltre, sembra favorire la comparsa di altri problemi, tra cui: aborti spontanei ripetuti, distacco della placenta e insorgenza della gestosi. E’ dimostrato che l’assunzione quotidiana di acido folico durante la gravidanza, è in grado di ridurre del 50-70% l’insorgenza di anomalie a carico del sistema nervoso embrionale.

L’acido folico tra cibi e integrazione.
Un’alimentazione completa ed equilibrata è in genere sufficiente a fornire il fabbisogno quotidiano, 0,2 mg, di acido folico. Sono particolarmente ricche della vitamina B9 le verdure a foglia verde consumate crude, la cottura distrugge la vitamina, i legumi, il fegato, alcuni tipi di frutta oleosa, il lievito di birra, le uova ed i cereali integrali. Il fabbisogno giornaliero aumenta in gravidanza, raggiungendo 0,4 mg al giorno. Ecco perché per sopperire alla carenza di acido folico vengono consigliati gli integratori specifici. In commercio vi sono prodotti che contengono la dose raccomandata giornaliera: 0,4 mg, l’equivalente di una capsula al giorno. Il ginecologo saprà suggerire il prodotto migliore.

Nel primo trimestre è essenziale.
Il tubo neurale normalmente si chiude tra il 22° e il 29° giorno dal concepimento, l’integrazione di acido folico dovrebbe iniziare almeno un mese prima del concepimento continuando l’assunzione per i 2 o 3 mesi successivi. La dose raccomandata in gravidanza è di 0,4 mg al giorno e dovrebbe essere aumenta nelle donne che hanno già avuto una gravidanza complicata da uno sviluppo anomalo del sistema neurale. Iniziare la dose terapeutica dell’acido folico da uno a tre mesi prima del concepimento e fino al terzo mese di gravidanza riduce di circa l’80% la possibilità dell’evento sfavorevole. Assumere acido folico per un tempo più prolungato e a dosaggio maggiore non apporta nessun ulteriore beneficio.

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