lunedì 21 maggio 2012

LA SALUTE NELLA VITA DEL BAMBINO SI DECIDE IN 1000 GIORNI

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Da prima del concepimento, attraverso i nove mesi di gravidanza, sono 1.000 i giorni chiave che determinano la salute nel lungo termine del bambino

Sono mille i giorni chiave che determinano la salute a lungo termine di un bambino, e partono sin da prima del giorno del concepimento, comprendendo i 9 mesi della gravidanza. Ecco quanto ritengono i ricercatori dell’Università di Southampton (Uk), i quali hanno condotto uno studio per determinare come si formava la salute di un bambino e come questa potesse essere mantenuta o meno nel tempo.

Il professor David Barker, che ha coordinato lo studio, ritiene che quasi tutti gli aspetti della salute di una persona può essere ricondotta fin da prima del concepimento e a quando il bambino è ancora nel grembo materno.
Per questo motivo, i ricercatori hanno individuato una serie di fasi critiche nello sviluppo del bambino. Queste fasi sono le stesse che determinano come sarà la storia della salute della persona. Se, infatti, le condizioni di un determinato momento non sono perfette, ecco che andranno a influire sulla salute a lungo termine.
Citando un esempio, Barker ha spiegato che un bambino avrà un maggiore rischio di sviluppare problemi cardiaci in futuro se il peso alla nascita è basso. Nello specifico, un neonato con un peso alla nascita di tra i 2,5 chili e i 3 chili ha il doppio di probabilità di morire per un problema cardiaco rispetto a un bambino che pesa dai 3 ai 4 chili circa.

Sulla base di queste convinzioni, Barker e colleghi ritengono di fondamentale importanza che la donna si mantenga in salute in vista di una possibile gravidanza. Se da una parte mantenersi in salute è un vantaggio per la donna stessa, è chiaro che dall’altra lo è anche per il nascituro. Essere in buona salute è quindi importante sia prima del concepimento, che durante i nove mesi.
«Si tratta qui di costruire un corpo con cui il bambino potrà vivere. Il bambino vive il corpo della madre […]. Ciò che vediamo è una finestra di opportunità con cui possiamo creare delle persone migliori», ha concluso Barker.

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